Avv. Francesco Caltagirone

Nato a Rimini il 4.8.1978, si è laureato in Giurisprudenza a Parma e, abilitato alla professione di avvocato iscritto all’ordine degli avvocati di Massa Carrara,  ha conseguito esperienza pluriennale nel diritto civile e penale.

E’ fondatore e managing partner dello Studio Legale Caltagirone & Lazzaroni. Si occupa, in particolare di:
– diritto civile (recupero crediti, diritto bancario, diritto della proprietà industriale, diritto societario,  procedure esecutive, diritto della assicurazioni, diritto di famiglia e minorile)
– diritto fallimentare e procedure concorsuali;
– diritto penale;

L'Avvocato è gestore abilitato della crisi da sovraindebitamento.

Membro AIAF - Associazione Italiana degli Avvocati per la Famiglia e per i Minori

Arbitro internazionale iscritto alla camera arbitrale internazionale di Milano

Tra i numerosi eventi formativi ai quali ha partecipato si evidenziano:

- Corso di Alta Formazione “ Tutela dei Diritti dei Clienti nel Contenzioso Bancario”;

- Master in Diritto della Proprietà Industriale;

- Master Il curatore fallimentare: ruolo, compiti e responsabilità`;

- Master di specializzazione “Diritto e contenzioso societario”;

- Corso “Il professionista delegato nelle espropriazioni immobiliari”;

- Seminario di specializzazione “Bilancio per giuristi nella crisi d’impresa”;

- Corso di Alta Formazione in "Gestori della Crisi da Sovraindebitamento del consumatore e dell’impresa".

Lingue: inglese (fluent) spagnolo ( intermediate)

E-mail: avv.caltagirone@caltagironelazzaroni.it

News dello studio

ott31

31/10/2018

On line il nuovo sito web dello studio

Lo studio legale Caltagirone Lazzaroni sbarca on line con un nuovo sito web. I valori della trasparenza, della professionalità e dell'esperienza sono quelli che lo studio intende esprimere con

News Giuridiche

dic3

03/12/2024

Valorizzazione della risorsa mare: il Ddl approvato dal Governo

Coordinamento delle politiche, zona contigua,

dic3

03/12/2024

Giustizia riparativa: vi può accedere il detenuto?

Il detenuto in esecuzione pena non può